La legge sui registri pubblici 6.015/1973 garantisce agli interessati il diritto di rimediare alla mancanza di uno stato civile di una persona deceduta attraverso un'azione legale.

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L'azione di fornitura dell'iscrizione anagrafica o detta anche azione di immatricolazione tardiva è applicabile per richiedere la liquidazione dell'iscrizione anagrafica di un antenato deceduto, quando l'iscrizione non è stata trovata o non è stata effettuata.

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La domanda in esame è relativa al diritto dei discendenti di immigrati che desiderano ottenere la cittadinanza straniera.

 

​Per istruire l'Azione Forniture anagrafiche o l'Azione Tarda Iscrizione occorre raccogliere le prove delle perquisizioni effettuate ovvero le prove dell'inesistenza dell'Anagrafe; i fatti che saranno oggetto della tardiva trascrizione civile devono essere documentati e deve essere dimostrata al giudice la necessità di trascrizione. 

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Articolo 109 della legge sui registri pubblici prevede che, se non vi sono eccezioni o necessità di ulteriori prove, il giudice decide sulla richiesta entro cinque giorni.

 

Ai sensi del comma 4 dell'art. 109, se l'istanza è accolta, il Giudice dispone che sia emesso mandato di accertamento per la costituzione della transazione, indicando, con precisione, i fatti o le circostanze che devono essere oggetto del nuovo registro civile.

 

Se l'atto di citazione deve essere notificato in una giurisdizione diversa da quella in cui si è svolto il procedimento, l'atto di citazione sarà inviato al giudice competente affinché ne determini l'“adempimento” presso l'Ufficio di Stato Civile del proprio circondario. Con l'accertamento di “conformità” da parte del Giudice locale, il Notaio procederà all'esecuzione della nuova anagrafe.

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Il certificato civile, estratto da un registro civile istituito con ordinanza del tribunale, è valido a tutti gli effetti legali in Brasile e all'estero, compresa la domanda di cittadinanza italiana, cittadinanza portoghese, tra gli altri.