Se nella tua linea di ascendenza c'è una donna e il suo figlio è nato prima del 1948, il riconoscimento della cittadinanza avverrà per via giudiziaria, perché prima del 1948 la donna non trasmetteva la cittadinanza al figlio, interrompendo così la trasmissione della cittadinanza italiana ai successivi discendenti.

 

Per quanto riguarda la cittadinanza italiana materna, due sono le questioni che si pongono: prima del 1° gennaio 1948, solo gli uomini trasmettevano la cittadinanza ai loro discendenti; secondo, la donna perdeva la cittadinanza italiana se sposava uno straniero. 

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Dopo la Costituzione della Repubblica Italiana del 1948, uomini e donne divennero uguali nei diritti e nei doveri e a  trasmettere la cittadinanza.

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La legge sulla trasmissione della cittadinanza era allora ancora in vigore e conteneva disposizioni contrarie alla nuova Costituzione.

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Nel 1975 la Corte Costituzionale dichiarò incostituzionale l'articolo della legge che allora si occupava di cittadinanza, nella parte che prevedeva la perdita della cittadinanza italiana per la donna che avesse sposato uno straniero, indipendentemente dalla sua volontà.

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Nel 1983 la stessa Corte dichiarò incostituzionale anche l'articolo della legge che allora si occupava di cittadinanza, nella parte in cui non prevedeva la possibilità di trasmissione della cittadinanza dalle donne ai figli.

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Oltre alle decisioni di cui sopra, la Suprema Corte di Cassazione nel 2009 definendo la portata degli effetti, ha stabilito che la cittadinanza italiana è riconosciuta giudizialmente alla donna che l'ha persa per aver sposato uno straniero prima del 1° gennaio 1948 e, con lo stesso principio, recupera la cittadinanza italiana il figlio di una donna nato prima del 1° gennaio 1948, aprendo così la possibilità per gli attuali discendenti di chiedere giudizialmente il riconoscimento della cittadinanza.

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Tuttavia, la pubblica amministrazione italiana comprende che gli effetti e l'applicazione dei principi stabiliti nelle decisioni dei tribunali non retroagiscono prima della promulgazione della Costituzione del 1948. Con questo ragionamento la pubblica amministrazione nega ai nati prima del 1° gennaio 1948 da madre italiana (e i suio discendenti) il riconoscimento amministrativo della cittadinanza italiana, rendendo impossibile espletare le pratiche presso un Consolato o un Comune.

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Tuttavia, sulla base delle predette sentenze, è divenuto possibile il riconoscimento giudiziale della cittadinanza italiana materna.

 

Per ottenere il riconoscimento della cittadinanza in questo caso, i richiedenti devono intentare una causa in Italia. 

 

​Dopo la sentenza, gli atti di nascita saranno trascritti nel Comune di nascita dell'avo italiano e sarà possibile rilasciare il passaporto italiano.